La pubblicità, quella televisiva, si divide in blocchi.
I blocchi sono gruppi di spot mandati in onda durante i programmi televisivi.
I blocchi variano a seconda della fascia oraria, o meglio variano gli spot, che vengono mandati in onda nelle fasce orarie in cui si presume che il consumatore medio di quei prodotti sia davanti alla tv.
Durante la fascia oraria dei cartoni animati e sui canali a tema, vanno in onda spot di giocattoli e di tutto ciò che riguarda i bambini o le famiglie (merendine, zaini, abbigliamento e qualunque altra cosa, meglio se inutile, un bambino possa desiderare).
Poi ci sono gli spot rivolti agli uomini, mandati in onda durante le partite, i telegiornali, i canali come Fox Crime o i film d’azione. Per il pubblico maschile i messaggi pubblicitari riguardano principalmente auto sportive, rasoi, birre, profumi, auto familiari, auto di lusso, saponi da barba (mi correggo: gel o schiume. Il sapone lo usava mio nonno, che peraltro aveva la pelle molto più morbida. Ma questo non si dice.) .
A guardare gli spot, il maschio medio italiano dovrebbe cambiare auto con la stessa frequenza con cui cambia i calzini (lavati dalla moglie con quello sbiancante), usare una lavatrice come frigo per le birre, vestire al limite del kitsch, essere pompatissimo ed usare il gel da barba del suo calciatore preferito, anche se fa il pompiere.
Ok, a fare una media statistica l’immagine che ne viene fuori non è lontanissima dalla realtà, ma ho le prove che esistono anche uomini che sono arrivati alla sfera Sapiens Sapiens.
Gli spot femminili vengono mandati in onda durante beautiful/centovetrine/un-posto-al-sole e durante tutta la programmazione di canali dedicati al gentil sesso (che peraltro hanno nomi tipo: Fox LIFE o MYA o, santo cielo, LEI, ma di questo parleremo un’altra volta).
Finché propongono l’immagine della donna slim, passi pure. Yogurt dai poteri miracolosi, che dal garantirti, come mai nessun intruglio erboristico ha saputo fare, una sana e quotidiana defecazione mattutina, arrivano, nelle varianti più esotiche, a farci provare orgasmi multipli sognando di accoppiarci con una ciliegia.
Cereali snellenti al gusto di cibi che non oseremmo nemmeno nominare: cioccolato, miele, noci, un profluvio di roba ipercalorica che, misteriosamente, unita ai cereali, diventa light.
E’ una magia!
Si possono tollerare anche le tipe che si fanno shampoo rinfoltenti, alliscianti, crespanti, coloranti- (Ce ne fosse una coi capelli tristi da lunedì mattina!).
Le creme che, da sole, hanno contemporaneamente il potere della pozione magica di Asterix e quello del Sacro Graal, assicurano le dive strizzando l’occhio a Dorian Gray.
Ma ci sono alcuni meravigliosi esempi di spot che rendono omaggio alla categoria femminile tutta e che, vi invito a riflettere, mi domando da quale mente siano potuti scaturire.
Lo spot di una nota marca di assorbenti propone un branco di donne sorridenti che cammina su una strada cittadina, tutte insieme si voltano, guardandosi le spalle e continuando a sorridere, perché LORO, in “quei giorni”, non si guardano più DIETRO! Usano quello ultra, seta, con ali, antisismico!
Una cannonata.
Poi ci sono quelli che pubblicizzano i divani, solitamente con protagonista una ninfomane pazza e seminuda che tenta di farsi un due posti in pelle e accarezza lasciva una poltrona damascata. Oppure le pubblicità dei letti, sempre con una ninfetta vogliosa che ripone i cuscini con la stessa malizia di una pornostar.
Un vera chicca è la crema per la vagina. Perché a noi ci prude, che si sappia.
Ci prude talmente tanto che la crema non basta. Non andiamo in palestra, ci facciamo una bella lavanda nel bidet con il prodotto ROSA e la sera, vestite di ROSA (stessa nuance del logo del prodotto), andiamo a una festa e facciamo l’occhietto all’amica che ha capito che, ancora una volta, la nostra vagina ce l’ha fatta.
La sintesi perfetta dello spot femminile, tuttavia, si riassume nel messaggio pubblicitario di cui mi pregio, di seguito, di fornirvi il video. Purtroppo non ho trovato la versione italiana, pertanto per chi non mastica lo spagnolo, offro sotto una fedele traduzione del testo, che comunque vi invito ad ascoltare, non foss’altro per vedere una quarantenne che parla dei problemi di un’ottuagenaria:
Traduzione:
“Qual è la prima cosa che noti quando mi guardi?
I miei incredibili occhi?
I miei impressionanti passi di salsa?
Di certo non le perdite di urina!
No, grazie all’esclusivo odor control che neutralizza gli odori!”
Sono così condannabile se sostengo che questo spot l’ha pensato un uomo?
E se l’ha pensato una donna io la voglio conoscere.
So
i pubblicitari non sono persone. quello spot potrebbe averlo pensato chiunque, anche un’entità astratta. ma il fatto che sia spagnolo apre altri, ben più inquietanti, scenari.
In effetti, probabilmente nemmeno un uomo arriverebbe a concepire tanto genio. Il parallelismo Spagna-perdite di urina mi affascina.
Cosa noto quando ti guardo?
Che non ti si può guardare!
Che la tua visione mi lobotomizza, non mi arricchisce, ma che sei lì apposta per arricchire qualcun’altro diverso da me! …
ma, se non ti guardassi, poi di cosa potrei mai parlare
Ad ogni modo sono dei geni…del male, ma dei geni
Saluti a Que e So
Mi dispiace, non capite
la DONNA e’ la categoria OSSESSIONATA da un pur lievissimo odore dell’ascella… Lo spot lo ha ideato una donna (con i complessi) per le donne (con i complessi).
Sappiatelo: non e’ piacevole grufolare immersi in un effluvio di lavanda al sapore di allume di rocca 😦
Gianc.
Sull’ossesione femminile per l’odore posso testimoniare che,ahimè, all’interno della categoria (che brutta parola!) donna vi sono più e più esempi di signore che dell’ascella pezzata e nausante hanno fatto un po’ una bandiera.
Ma il problema non è tanto questo è che l’associazione: occhi/passi di salsa/perdite di urina è folle!
Non credi?
…Ad ogni modo fatico ad incontrare soggetti di ambo i sessi appassionati di eau d’ascella.
Mi spiace tanto per l’effluvio di lavanda al sapore di allume (la sola parola è inquietante). Cercheremo di aiutarti a farlo togliere dal mercato.
So